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Fedez: “Senza Comunisti col Rolex non avrei conosciuto Chiara Ferragni”

Fedez, nelle scorse ore, assieme a J-Ax, ha festeggiato il sold out per “La Finale” dell’ 1 giugno 2018 allo Stadio San Siro di Milano, l’incredibile live con cui i due artisti salutano i fan e concludono il progetto musicale da record che ha collezionato 25 dischi di Platino e ha dominato tutte le classifiche:

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Molti di voi non conoscono la mia storia e magari si sono abituati a vedermi come uno dei tanti privilegiati che vive alienato dalla normalità, a volte fa bene anche a me ricordare da dove sono partito, guardarsi indietro può essere terapeutico. Ricordo i miei primi videoclip girati in garage e le notti passate ad imparare i rudimenti del montaggio video per evitare di spendere soldi che allora non c’erano. Ricordo Penisola che non c’è, un disco che affrontava tematiche sociali. La mia sfida era rendere interessanti delle canzoni con dei contenuti di attualità e quel disco prodotto con 500 euro è il motivo per il quale oggi la musica è diventata il mio lavoro. Ricordo il mio primo concerto al Leoncavallo (storico centro sociale milanese) davanti a 5 mila persone che fu la mia prima grande rivincita, prima di allora non fui mai preso seriamente in considerazione.

Il rapper, in questa occasione, su Instagram, ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera artistica, in continua ascesa, con un post davvero molto emozionante:
Ricordo il mio primo disco da venduto, un album che ricevette offerte da tutte le grandi major italiane ma io decisi di metterlo in free download per ripagare i fan dell’affetto ricevuto. Ricordo Sig. Brainwash, il mio primo album sotto major. Uscì con mesi di ritardo rispetto all’uscita programmata per la fottuta paura di fallire. Ricordo le recensioni che mi stroncavano e mi additavano come una moda passeggera. Ricordo Pop-Hoolista, un disco che volente o nolente mi ha portato ad espormi anche politicamente, cosa da sempre sconsigliata per un artista. Un’interrogazione parlamentare e un’accusa per Vilipendio, scontri con politici ed alte cariche dello Stato. Un gioco che a tratti si è rivelato più grande di me e mio malgrado mi ha reso più cinico e realista, più di quanto già non fossi.
Fino all’incontro fondamentale con la futura moglie Chiara Ferragni che l’ha reso papà del piccolo Leone:
Poi è arrivato Comunisti Col Rolex un disco che doveva alleggerire il peso delle aspettative sia per me che per Ax. Senza questo disco non avrei mai conosciuto la mia futura moglie e non sarei qui a scrivere questo papiro di fianco a mio figlio. Tutto questo per dirvi che oggi è un giorno speciale, il nostro concerto allo Stadio San Siro è ufficialmente Sold Out e per me è come un cerchio che si chiude. Venerdì 75mila persone vedranno l’emozione di un ragazzo che ancora stenta a credere che tutto questo sia vero. Grazie

Fedez: “Senza Comunisti col Rolex non avrei conosciuto Chiara Ferragni”ultima modifica: 2018-05-31T10:22:10+02:00da shopper2000
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